commento al Linchi lu

Da oggi cominciamo ad effettuare brevissimi commenti ad alcuni paragrafi del testo fondamentale dello zen rinzai che riporta discorsi, esami critici e pellegrinaggi di Linchi.

Riassunto del discorso numero uno (prima parte):

Il maestro zen viene invitato ad esprimersi dal consigliere Wang. Salendo sul seggio dice: “ contro la mia volontà ho preso posto qui. Se dovessi spiegare le realizzazioni dello zen non aprirei bocca e voi non sapreste dove appoggiarvi. Ma…tant’è sono qui e non posso nascondere i miei principi. Dunque chi vuol farsi avanti per mettersi alla prova?”

Un monaco chiese : “qual è il principio fondamentale del buddhismo?”

Il maestro urlò “kwatz!”  Il monaco si inchinò.

Il maestro disse : “ecco uno che sa sostenere la discussione”

COMMENTO

Perché dice “contro la mia volontà”?  Lin chi sa benissimo che l’assemblea di funzionari pubblici si aspetta da lui una presentazione dottrinaria ma sa anche che ciò non servirebbe a nessuno di loro per comprendere intimamente le realizzazioni dello zen. Cioè, non capire con mente razionale ma intuire: una trasmissione che è possibile solo al di fuori della parola e alla base della concezione zen della illuminazione. Come non ricordare, a questo proposito, il fiore sollevato davanti alla assemblea di monaci  dal Buddha ed il sorriso di Mahakasyapa?

Ed ecco che Linchi dimostra subito il suo modo di far comprendere! Al monaco che gli chiede quale sia la base dello zen, risponde con il grido che come una spada taglia la domanda, grido che caratterizza tutta la scuola Rinzai : “kwatz!” Una risposta forte, violenta ma che esprime bene attraverso quale via si può arrivare alla illuminazione istantanea. Altri maestri hanno usato il bastone o il sollevamento del dito. Tutti atti volti a superare la comprensione razionale e ad obbligare ad un vero esame di coscienza.

Il monaco si inchina! Avrà capito? Non lo sappiamo ma se lo interpretiamo come segno della sua disponibilità a proseguire sulla via, capiamo poi la risposta di Linchi “ecco uno che sa sostenere la discussione”.

E’ solo l’inizio di una lunga strada attraverso i koan. Non illudersi dopo le prime comprensioni di aver capito tutto, altrimenti si rischia di aver il dito tagliato da Gutei!

 

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.