discorso 9 primo paragrafo

Un monaco domandò: ”qual’è la prima enunciazione?”

Il Maestro rispose: “quando si toglie il sigillo dei tre principi essenziali i segni dell’inchiostro rimangono ben impressi. Tra il padrone di casa e il visitatore non ci sono differenze”

commento

Questo nono discorso nel suo complesso affronta, attraverso tre domande, le fasi della vita di un praticante zen dal punto di vista del suo rapporto col mondo.

La prima domanda che trattiamo oggi si riferisce al rapporto tra il maestro e il praticante. I tre principi essenziali sono : studio del Dharma, i precetti, la pratica . Il sigillo di cui si parla si può ben riferire all’Inka-shomei : il riconoscimento dell’avvenuto completamento del periodo di formazione dell’allievo in uso nelle scuole zen.

L’Inka shomei può essere visto su tre diversi piani. Il primo è quello istituzionale: un documento che attesta il raggiungimento della maestria. Il secondo è relazionale e riguarda la capacità del maestro e del praticante di riconoscere ciascuno la propria reciproca autonomia. Il terzo è, diciamo così, più poetico e si può rappresentare come il sorriso di Mahakasyapa, unico tra innumerevoli monaci presenti, capace di cogliere il significato profondo del fiore sollevato da Gautama Buddha: la trasmissione da cuore a cuore al di là delle parole e delle scritture. Il praticante, solo quando ha raggiunto la piena consapevolezza del significato del sigillo è pronto per la fase  che affronteremo con la seconda enunciazione. Va detto tuttavia che ciò non va visto come una successione cronologica ma come un insieme di processi interiori che si sviluppano parallelamente l’uno sovrapposto all’altro e che si manifestano secondo necessità per vivere il mondo così come veramente è

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.