Per chi si trova in cima ad una vetta non c’è via di fuga. Per chi è ad un incrocio non c’è davanti nè dietro. Di questi due chi è che vince sull’altro?
Commento
A prima vista attraggono la nostra attenzione due condizioni antagoniste: la montagna solitaria e l’incrocio sede di per sé di relazioni. Dunque avremmo due persone che stanno in contesti opposti e la domanda “dei due chi vince” ci trae in inganno facendoci intravedere una specie di competizione tra le due situazioni.
In realtà ciò a cui dare attenzione è il loro comune limite: non c’è via di fuga dalla montagna, non c’è orientamento nell’incrocio.
Dunque nessuno dei due può vincere né se è nella condizione di solitudine né se è nella condizione di relazione sociale.
La nostra condizione umana si presenta proprio così. Possiamo essere in fase eremitica e di ascesi o in fase di forte socialità ma la nostra vita sempre dipendente da condizioni esterne è ed una ineluttabile fine avrà. Come uscirne?
L’unica risposta è il “non fare”. Accettare consapevolmente il limite. Come dal silenzio della nostra mente sorge la vera risposta, così dal non fare sorgerà spontanea la nostra capacità di adattamento ed armonia.