la pazienza

Tra le perfezioni  ne abbiamo alcune molto citate, altre meno. Tra le prime stanno l’equanimità, la generosità, la forza morale, tra le seconde la pazienza. In un mondo sempre più veloce in cui si richiede a tutti la prestazione rapida ed in linea con i tempi la virtù della pazienza è un’altra delle “cenerentole”. Essa poco si adatta ai nostri movimenti con l’automobile con il treno o con l’aereo e già questo sarebbe materia di riflessione. C’è però un altro punto di vista ugualmente problematico ed è legato all’età.  Da sempre il giovane era per definizione impaziente e classicamente l’anziano coltivava come parte della saggezza la pazienza. Ora, nella nostra società sempre più apparentemente aperta alle relazioni ma in realtà fortemente isolante, l’anziano sembra aver perso questa qualità, quella del saper aspettare, del saper accettare, del saper vedere con l’occhio della tranquillità.  Sempre di più vediamo anziani litigiosi, poco disposti al confronto, acidi nei confronti di tutto e di ogni novità. Basta prendere un autobus  per constatarlo. Noi nel nostro piccolo sangha di anziani dobbiamo invece coltivare questa perfezione-virtù e cercare così di tramandarla come testimonianza di un modo di vivere meno aggressivo e più compassionevole!

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.