morale personale morale sociale 2

Abbiamo detto l’altra volta: essere bodhisattva!  Già, finchè abbiamo a che fare con noi stessi e le nostre azioni tutto può andare liscio ma, per definizione, il nostro modo di vedere il mondo è quello della relazione. Relazione  con gli altri che se pochi formano piccola comunità ma se molti si costituiscono in società. Pensavo a questo ed alle possibili contraddizioni avendo letto di quella imprenditrice che ha preferito continuare a pagare gli stipendi ai suoi operai piuttosto che le tasse, in un momento di difficoltà economica della sua azienda. Dunque un conflitto tra quanto la sua morale ha comandato e la morale sociale che prevedeva il regolare pagamento delle imposte. Esempi di questo tipo sono stati sempre numerosi e anche drammatici. Si pensi agli ufficiali che non obbedivano agli ordini superiori sapendo di portare alla morte sicura i loro sottoposti… ma gli esempi sono innumerevoli. Come comportarsi allora quando la nostra etica personale confligge con quella sociale? Ognuno darà la sua risposta caso per caso. Certo quello che non va fatto è restare immobilizzati nella contraddizione. Anche qui un esempio nell’arrampicata: se ti fermi a metà di un passaggio difficile e ti paralizzi non sapendo andare né avanti né indietro è molto probabile una rovinosa caduta. I nostri maestri storici tuttavia ci hanno dato un ausilio per esplorare le nostre possibilità di risposta e di risoluzione. Sono i koan! Rispondere ad un quesito irrisolvibile può essere un buon allenamento per quanto avviene o avverrà nella nostra vita fuori da qui. Dunque pratichiamo con costanza e ne avremo beneficio sicuro!

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.