In margine al forzato incontro virtuale di ieri a Latina, a causa del coronavirus, ho letto un breve componimento, quasi un aforisma, di Caproni, poeta del ‘900:
CADENZA
Tonica, terza, quinta settima diminuita resta dunque irrisolto l’accordo della mia vita?
Una domanda che tutti ci siamo fatti e che riguarda la possibilità di essere armonici con noi stessi e con il mondo. In realtà la risposta a questa domanda rivolto a sè stesso da Caproni è proprio SI. L’accordo nella/della nostra vita non può evidenziare nella migliore delle ipotesi che una ricerca di armonia, a tratti presente ed a tratti assente e talvolta gli eventi del mondo ci provocano dolorose fratture interiori. Tuttavia mi viene in aiuto una frase di Nietzsche a questo proposito: “bisogna avere un caos dentro di sè per generare una stella danzante”.. Per dirlo buddhisticamente è la nostra perfezione che si manifesta nell’imperfezione. Quale strumento abbiamo per armonizzarci per quanto possibile al meglio durante la nostra esistenza? E qui mi tocca ritrovare un’altro aforisma di Nietzsche: “chi ha un perchè abbastanza forte può superare qualsiasi come”. L’interpretazione di questo pensiero si presta a equivoci, si riferisce alla nostra motivazione seguendo la quale tutto sarebbe permesso, è l’anticamera del superuomo affrancato dalla morale. Ma se noi la rovesciamo e la facciamo diventare: ” chi ha un come abbastanza forte può superare qualsiasi perché” essa ci permette di interpretarci come coloro che con la capacità di vivere nella via di mezzo, riescono a non farsi affogare dagli innumerevoli perchè del mondo e in questo modo vivere in armonia nella compassione universale.