Iran e buddismo. Ricerca delle tracce (Qadamgah)

IRAN E BUDDHISMO.RICERCA DELLE TRACCE

 

Viaggiare in Iran è attraente per motivi storici, politici, artistici e sociologici.
Il tour classico passa per Isfahan, Yazd, Shiraz (Persepoli) e già di per sé è di grande soddisfazione.
Iraniani amichevoli e non invadenti.
Trasporti comodissimi sia per treno che per bus.
Pochi sanno che oltre alle mete più reclamizzate altre “tracce” si possono trovare a testimonianza di passate presenze molto interessanti.
Le Qadamgah sono tra queste. Tra il 200 a.C. e il 100 d.C. si sa che i monaci buddhisti provenienti dall’India, per arrivare in Cina, evitavano l’Himalaya e passavano per la Bactriana (attuale Afghanistan) e il regno di Kushan. Testimonianze abbondanti sono presenti in Pakistan e Afghanistan. Meno presenti le tracce del “giro largo” che passava per l’attuale Iran.
Purtroppo le persecuzioni dei buddisti ad opera degli zoroastriani sotto l’egida della dinastia Sasanide hanno cancellato molte tracce.
Tra quelle rimaste vi sono appunto le Qadamgah, originariamente le orme del buddha, scavate nella roccia come vere e proprie orme o come sculture di piedi. La loro adorazione risale ai primi periodi del buddismo e questa abitudine sembra di origine induista.
Alll’arrivo dell’Islam questa tradizione popolare era ancora molto presente ma non poteva essere tollerata come tale. Fu così che le orme del buddha si trasformarono nelle orme degli Imam.
Perchè non andarle a cercare e documentare?
Purtroppo ho scoperto che è come cercare un ago nel pagliaio. Senza una documentazione precedente e chiedendo in giro nei luoghi dove potrebbero essere si ottengono informazioni dubbie o poco significative.
Spesso esse sono all’interno di mausolei, chiuse in sacelli non visibili o sottoterra. Pare che molte siano in montagna raggiungibili con lunghe escursioni.
Dunque il risultato di questo primo viaggio, da questo punto di vista, è stato deludente.
Vedremo se ad Aprile, dopo coscienziosa documentazione, si riuscirà meglio!!

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.