discorso 4 del Linchi lu

Il maestro si era seduto sul seggio, un monaco lo raggiunse lì sopra e si inchinò.

Il maestro urlò e allora il monaco disse:” meglio non mettermi alla prova, per favore!”

il Maestro disse: “dove ho sbagliato?” (oppure: “dove è caduto il mio urlo?”)

Il monaco gridò “kwatz”

commento

Il kwatz, il grido, è spesso usato anche nelle arti marziali.

E’ anche un modo per esprimere la propria posizione (es. ospitante od ospitato) e/o per scandagliare l’animo altrui. Altri maestri abbiamo detto usavano il bastone o dei gesti come alzare lo scacciamosche o il dito. Lin chi è noto proprio per questo grido.

Esso è stato da lui stesso catalogato in 4 modi: il kwatz che taglia come la spada, il kwatz come un leone, il kwatz che scandaglia la palude, il kwatz che non è un kwatz.

Allorchè si arriva al termine dei koan, gli ultimi quattro sono proprio i kwatz. In essi il praticante deve dimostrare di aver capito il significato profondo di ognuno di essi.

In questo quarto discorso abbiamo un monaco forse un po’ pieno di sé che raggiunge il maestro sul seggio, quasi a mettersi al suo fianco. Lin chi lo stoppa subito con il grido e il monaco, chiaramente non sicuro di quanto stava facendo, gli dice “vabbè, fermati, come non detto, chiaro che tu sei l’ospitante ed io l’ospitato””

A questo punto Linchi gli offre misericordiosamente una ciambella di salvataggio : “dove ho sbagliato?” (o anche : “dove è caduto il mio grido?”)

Conscio di questo, prendendo il coraggio a due mani, il monaco grida a sua volta, mettendosi nella posizione dell’ospitante. Adesso il maestro è lui

Per merito dell’atteggiamento misericordioso del maestro è riuscito a realizzarsi!

Attraverso dei comportamenti illogici e apparentemente folli si può pure riuscire ad essere bodhisattva, capaci di aiutare gli altri nella realizzazione del loro vero uomo

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.