discorso 9 par. secondo di Linchilu

seconda enunciazione: “ come può la comprensione meravigliarsi che le vengano proposte delle questioni? Come potrà l’espediente della salvazione arrivare a destinazione?

Commento

siamo arrivati alla conclusione della prima fase, quella della formazione ed eccoci pronti, affacciati al mondo. Non più il rapporto a due maestro – praticante ma noi e la nostra missione di bodhisattva rivolta a tutti gli esseri senzienti.

Come agire per far arrivare il messaggio di salvezza?

La chiave della risposta sta nella nostra stessa pratica: unità, consapevolezza, accettazione, zazen. Eppure… non devono diventare idoli. Sono solo le scarpe che ci conducono sul sentiero che porta alla salvezza nostra e di tutti. Il sentiero è invece la compassione. Ma anche la compassione può diventare idolo se resta parola e non diviene pratica. E come diviene pratica? Dobbiamo ricordare Avalotikesvara, il bodhisattva della compassione. Rappresentato con mille braccia e mille mani in ognuna delle quali è un occhio, per esprimere la sua capacità di vedere e rispondere ai bisogni del mondo . Quelli che gli altri propongono, non quelli che immaginiamo noi per loro!

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.