isolamento e covid

siamo stati due mesi in una condizione di vita completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. L’idea di onnipotenza che ha confortato tante persone negli ultimi anni, onnipotenza economica che permetteva di tutto e di più, onnipotenza come padronanza apparente delle nostre vite, è stata scompaginata e sconfitta in tempi brevissimi dal coronavirus. Molti hanno sofferto di questo “depotenziamento” fisico e psichico ed hanno risposto con sofferenza alla necessità di dipendere dall’epidemia. Per noi buddhisti invece anche questa può essere l’occasione per “lucidare” il nostro modo di pensare, utilizzando gli strumenti zen a nostra disposizione. In primo luogo le nostre paramite. Cioè le nostre perfezioni che proprio nella costrizione e nella solitudine hanno possibilità di spaziare e di realizzarsi. La generosità, l’etica, la pazienza, l’energia che germogliano dalla nostra capacità di concentrazione e di meditazione possono anche in questi momenti essere di aiuto a noi e agli altri in una visione compassionevole di questo bistrattato mondo!

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.