terza parte del primo discorso di Linchi

Ecco comparire un terzo monaco, stavolta insegnante di sutra che non rassegnato afferma ancora: “ ma l’insegnamento però può rivelare la nostra vera natura, vero?” e Lin chi risponde “questo terreno di erbacce non è stato ancora mai vangato!” . Non rassegnato il monaco aggiunge :”ma il Buddha che ha insegnato per tanti anni mica ci ha imbrogliato, no?”

Lin chi perde la pazienza e con voce roboante gli chiede: “Dov’è il Buddha, eh? Dov’è?”

Insomma di fronte alla terza domanda insulsa Linchi perde la pazienza e giudica sprezzantemente il povero insegnante: il terreno della tua mente è pieno di erbacce, mai vangato, comincia ad esaminarti!

Malgrado questo l’insegnante insiste: anche il buddha ha insegnato per 45 anni, se lo ha fatto vuol dire che ciò serve a rivelarci a noi stessi!

A questo punto Linchi porta l’affondo gridandogli in faccia con gli occhi di fuori: ma il Buddha dov’è?

E qui si vede la non realizzazione dell’insegnante che colto impreparato tace. Linchi lo congeda con un “vattene imbroglione!”

Questo ultimo è un episodio rafforzativo dei primi due. All’inizio dei suoi discorsi Linchi vuole affermare con forza il primato dell’illuminazione improvvisa e al tempo stesso la necessità di “ripulire la mente” vangando e strappando le erbacce (fare zazen è un modo) affinchè al nostro fondo si manifesti la risposta all’ultima domanda di Linchi. Tolte tutte le incrostazioni, lo troveremo il Buddha: l’uomo vero, originale, unitario e universale che siamo.

Pubblicato da zenrinzairoberto

nato a Trieste 12.1.47, residente da 2 anni in Tunisia, pediatra in terapia intensiva neonatale fino al pensionamento, successivamente in missioni all'estero come medico: Zimbabwe, India, Pakistan, Afghanistan. Pratica zen rinzai da 30 anni presso il bukkosan zenshinji di Orvieto, guida spirituale M° Taino già allievo di Yamada Mumon Roshi Qualche annofa, dopo aver terminato il percorso formale (che non finisce mai e forse...mai inizia) ho scelto l'ordinazione monacale. Nonno sei volte. Padre tre volte. Sposato una volta.